From Hell
“From Hell” è un progetto composto da 22 immagini realizzate dopo il suicidio di una persona a me cara. Questa lavoro nasce dall’esigenza di rielaborare il lutto, e lo fa attraverso il racconto di un moderno Frankenstein, un soggetto in bilico tra vita e morte, una maschera ai margini del socialmente accettabile, in contraddizione con una cultura che rifiuta la sua esistenza. È il perfetto antagonista della cultura della positività, diffusa dai social e sostenuta da un modello neoliberista, che a suon di slogan come “se vuoi puoi” e “only positive vibes” esclude il negativo e lo colpevolizza. From Hell è la messa in scena di una contraddizione, quella di un sistema ipocrita che per preservare se stesso lascia indietro chi soffre. In questo orizzonte, il dolore del mostro è stigma e vergogna, non ha alcun spazio. Il mostro, il freak è per definizione l’anomalia di un sistema dominante, il “difetto”, l’eccezione che conferma l’assurda regola: se sorridi il mondo ti sorriderà, se ti impegni avrai successo, se fallisci è perché non hai provato abbastanza. Ma non solo: innescando un senso di vergogna in chi “perde”, la cultura del positivo stigmatizza e silenzia la tragedia, lasciando solo chi sfortunatamente ne ha esperienza. Al dolore del lutto, la cultura del positivo aggiunge il dolore di non essere ascoltati. È in questa cornice sociale che i personaggi di From Hell possono essere compresi: lupi, fantasmi e demoni, rappresentazioni non umane di un dolore autenticamente umano, rivendicano il loro ruolo, occupano uno spazio a loro non destinato, registrano e mettono in scena se stessi senza pietà né filtri.