Quando e come nasce il tuo percorso artistico? Credo che gli anni trascorsi in Accademia abbiano dato il via al mio percorso. Decisi di iscrivermi come uditore durante gli studi di magistrale in filosofia. Scelsi due corsi, pittura e illustrazione, tenuti rispettivamente dal professor Pierluigi Calignano e dalla professoressa Pinuccia Marras. Con entrambi si instaurò un dialogo per me nuovo ma atteso, fatto di consigli su libri e registi (tra gli autori suggeriti dal professor Calignano ricordo in particolare Dewey e Waters) e folli dispute tra scrittori (mi fa sempre ridere pensare alla discussione con la professoressa Marras su chi fosse meglio tra Dostoevskij e Tolstoj). Grazie alla loro guida nacquero i miei primi lavori, e ai primi lavori seguirono le prime mostre. Voglio ricordare in particolare quelle al LEM, spazio in cui il suo curatore, Giovanni Manunta Pastorello mi diede la possibilità di realizzare un video e una serie di fotografie. Ho trascorso molto tempo al LEM, da spettatrice e da artista, e a Pastorello devo entrambe le occasioni, oltre ad un’ammirazione sconfinata per qualcosa che io non sono mai riuscita a fare: è l’unica persona che conosco ad aver letto la Bibbia per intero.

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